12 luglio, 2007

si Salvi chi può!

oggi, corriere.it, ci racconta questo:


Salvi archivia i Dico e battezza i Cus
I «contratti di unione solidale» dovranno essere stipulati con una dichiarazione congiunta davanti al giudice di pace o al notaio.

"Non più dico ma «Cus», contratti di unione solidale. Il presidente della commissione Giustizia del Senato Cesare Salvi ha presentato il testo base sulle unioni civili al comitato ristretto della commissione. Sarà questo il testo sul quale la commissione discuterà a partire dalle prossime settimane. La novità principale del testo presentato da Salvi è che i contratti di unione solidale (possibili per persone anche dello stesso sesso)
[Ah, ecco! ndr]
dovranno essere stipulati attraverso una dichiarazione congiunta davanti al giudice di pace o a un notaio, che dovrà però trasmettere le carte al giudice di pace competente per territorio. "


Quindi, sintetizzando: un impegno duraturo stipulato davanti ad una figura istituzionale.


"Ma non è come il matrimonio civile presieduto dal Sindaco o un suo delegato?"

"Si, ma i gay mica si possono sposare in Italia!".

"Ah, ecco."

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