20 maggio, 2006

Paese che vai / manifesti che trovi

Dopo le segnalazioni di manifesti elettorali "altrui", è giunto il momento di occuparci dei nostri. Ce ne sono di classici e di fantasiosi, di assurdi e di squallidi, di incomprensibili e di inspiegabili. Ne ho raccolti alcuni, per cominciare. E proviamo a dare qualche voto.

RADICALI: voto Zero

Parliamoci chiaro, nemmeno Pannella strafatto li voterebbe. Uno di loro adotta lo slogan "la città come la vorresti c'è" ed ha ragione, ma non si capisce cosa c'entri l'elogio all'amministrazione comunale uscente con lui!?!? Non meriterebbero il voto zero, ma meno non si può dare. Per la prossima volta studiare di più!


RIFONDAZIONE: voto 4

Stesso fotografo per stessa posa da buttafuori del White World. La discoteca ha chiuso e loro sono rimasti a piedi. Il comunismo funziona davvero e questa ne è la prova: un posto di lavoro per tutti! Solo un dubbio: ma (l'eventuale) "contratto" di 5 anni lo considereranno precario??? Braccia conserte e mani in mano. Partiamo bene!


DS: voto 5

Finalmente un manifesto che descrive un partito: una ragazza incinta, non sposata (niente fede) dovrebbe essere il simbolo del futuro? Ma il futuro di chi?? Se l'ideale di futuro è questo ditelo subito che io scendo dalla giostra e vado a fare un giro da un'altra parte. Famiglia, educazione e matrimonio. Peccato a loro non interessino. Meritano comunque un 5 per l'onestà nel dire ciò che realmente sono. Eroici.


ITALIA DEI VALORI: voto 1

1 come il numero di persone che conosco che votano così. I valori non si è mai capito quali siano e, francamente, dubito che persino loro lo sappiano. Secondo me è andata che Di Pietro ha scritto così e gli altri hanno non hanno osato chiedere spiegazioni. Il manifesto dice tutto: non sono nessuno. Non un nome, non una faccia, niente di niente. Solo uno stemma che sembra quello di qualche detersivo in polvere che vedevo alla Spesa Famiglia del vial Turati quando andavo a fare la spesa con mia nonna. Dentro c'era quasi sempre un'orologio o una radiolina in regalo. Dentro loro ci sarà almeno una vaga spiegazione di questi benedetti valori??? Inconsistenti.


ALFREDO: voto 6

Fateci caso, ha la stessa espressione della Gioconda di Leonardo Da Vinci. Sembra che sorrida, ma non è così! Chissà che vedendolo, Dan Brown, non decida di scrivere un Codice Marelli. Ripensandoci, forse l'ha già fatto e l'ha intitolato Programma Elettorale: un thriller ad altissima tensione (tra la coalizione), che fino all'ultimo non ti fa' capire niente di ciò che succede o vogliono fare e che tiene tutti (noi lecchesi) col fiato sospeso fino alla fine (del mandato). Un successo strepitoso ed annunciato! Ma come nell'altro, di codice, sono tutte fantasie!
Ci hai provato, hai messo la tua faccia ed il tuo impegno. Meriti la sufficienza.


MANUELA ARCURI: voto 7 e mezzo

Non è candidata a Lecco, ed è un peccato. Girando per le strade ed osservando i manifesti, lei è stata l'unica (ed includo anche il centro-destra) che valesse davvero la pena fermarsi a guardare. Consolazione!

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